Le carte di credito revolving mettono a disposizione dell’utente una riserva di denaro da poter utilizzare per effettuare acquisti o prelievi di contante e permettono a chi le possiede di restituire il debito accumulato a fine mese attraverso delle comode rate.
Quindi, ad ogni utilizzo la disponibilità della carta diminuisce e man mano che il titolare versa le rate mensili, la disponibilità sulla carta si ripristina.
Il credito revolving o credito rotativo si chiama in questo modo in quanto ogni volta che l'utente fa uso della carta di credito attinge ad una riserva di denaro che si rigenera con le rate e poi si può nuovamente impiegare per altre spese.
La rata minima di una carta revolving viene generalmente scelta dal cliente al momento della sottoscrizione del contratto. Tale rata può essere fissata in percentuale (es. il 10 % dell'importo dovuto) oppure in valore assoluto (es. 50 euro al mese).
Il limite di spesa concesso su una carta revolving viene deciso dalla banca emittente e si basa sull'affidabilità finanziaria del richiedente. All'atto della richiesta sarà quindi necessario fornire tutti i propri dati personali, un documento d'identità, copia dell'ultima busta paga e/o copia di una recente bolletta.
Gli interessi delle carte revolving sono calcolati in base a due parametri: Tan (tasso annuo nominale) e Taeg (tasso annuo effettivo globale: il tasso che esprime il costo efettivo del finanziamento, tenendo conto di tutte le spese obbligatorie).
Nel calcolo del costo effettivo vanno considerate inoltre le spese fisse quali: invio estratto conto, commissioni sul prelievo contanti, su eventuali ritardi di rimborso rata, superamento del limite di credito, commissioni sul costo del rifornimento carburante ecc.
Le carte revolving, più che mezzi di pagamento sono mezzi di finanziamento e devono essere scelte sulla base del costo della rateizzazione (Isc - Indicatore sintetico di costo).
Anche per queste carte valgono i costi di utilizzo previsti per le carte tradizionali, ma il loro ammontare è ben poca cosa se paragonato al costo del finanziamento.
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